venerdì 5 dicembre 2008

censis

Il rapporto annuale del Censis è un appuntamento indispensabile per chiunque si interessi minimamente della società italiana.
Nessuno lo legge per intero, però le fortunate e un pò paracule definizioni sintetiche del rapporto rimangono impresse nella memoria degli interessati, e creano un forte dibattito sui media.
Dalla "mucillaggine" dell'anno scorso, alla "metamorfosi" di quest'anno.
In controtendenza con il sentire comune e con le analisi più accreditate il Censis ci da un barlume di speranza. Ce la da, dopo un'analisi spietata della nostra società, un'analisi che non farebbe pensare per niente ad una possibile "metamorfosi", se non per il principio che arrivati al fondo non ci resta che risalire!
Mi chiedo dove l'abbiano trovata questa speranza?
Nell'ultima parte della loro sintesi per la stampa, chiedono alle classi dirigenti di questo paese più lungimiranza nelle decisioni, più progettualità nel lungo periodo; invece di rattrappirsi in decisioni a breve periodo o addirittura ferme al presente, che ci condannerebbero al fallimento.
C'è qualche spezzone della classe dirigente (non parlo solo della facilmente attaccabile classe politica) che è capace di questa progettualità?
Ce l'ha forse la classe intellettuale? o gli imprenditori?

1 commento:

Unknown ha detto...

Anche io (che sono un ottimista convinto) la vedo veramente brutta brutta brutta...
Non c'è via d'uscita...siamo sull'orlo del collasso (non solo economico) della società!
Cosa fare?
Forse è già tardi e bisogna salvare il salvabile....però io, anche se sarà da rosicone, un paio di calci al capitano della nave che affonda li vorrei proprio dare!!!