mercoledì 29 aprile 2009

Uno che non si vuol firmare

Questo commento mi ha colpito in particolar modo, lo rilancio per riaprire un interessantissimo dibattito.

Ci pensavo, no, e mi veniva da pensare che "cultura" ha un campo semantico ormai dilatatissimo: voglio dire, scrivendo, pronunciando o pensando questa parola abbiamo svariati sinonimi da attribuirle. Tutti sbagliati. Ovvero, tutti giusti, laddove se la cultura si fa sottile è autorizzato il suo utilizzo -nominale- pretestuoso e divulgato.
Dunque, Orbetello. Cultura è perlopiù sinonimo di archeologia. Etruscologia, sienofilia, ispanografia, qualche saraceno e molti presidios, storia locale (anche qui il senso è dilatatissimo). Le origini, insomma. E il prodotto, che siamo noi: un vuoto di memoria che svuota il centro e lo riempie di adulatori del relax. Qualora l'archologia venisse a mancare, ecco, c'è pronta la biologia. Altro vago e licenzioso sinonimo di culutra. E allora alghe, pesci, meraviglie naturali (dimenticavo: la cultura è anche etologia!), uccelli e quant'altro.
Tutto questo, per quanto apprezzabile (e in scarsa misura apprezzato), lo trovo stantìo. Puzza. Sempre a frugarci nei calzini, sempre a rovistare in qualche meandro di memoria per ricnasare scordando il presente maciullato della cultura orbetellana. Che potrebbe essere, a fare gli illusi e immaginifici, anche altro da etruschi e pesci (che peraltro io ammiro e rispetto, nessuno mi fraintenda).
Allora, il presentare proposte al comune, tutto sommato di stampo culturale, nel senso, perdonatemi, stantìo della parola, non è entusiasmante. Magari imparare a essere, indipenentemente dall'amministrazione, culturali in un senso più ampio, quello sì, potrebbe essere un punto di partenza. Però è pericoloso. Allora il dilemma è: esiste una mediazione?
Bo.

Uno che non si vuol firmare

giovedì 23 aprile 2009

Santi maremmani

Dopo la scomparsa del teschio di San Biagio altro mistero nelle chiese dell'argentario!!

mercoledì 22 aprile 2009

cultura ad Orbetello


Quale migliore occasione per rinverdire la discussione su Orbetello e la mia vocazione di paesologo stimolata da quello che Roberto Saviano indica come "uno dei poeti più importanti di questo paese", di un incontro con Giovanni Damiani.
Guardiano della storia orbetellana, animatore del circolo culturale "G. Mariotti" e di questo blog, con uno come Giovanni non ti resta che ascoltare le 1001 idee che ha sul passato del paese e sul futuro. Lo incontro in biblioteca e ovviamente il discorso di incentra sulla cultura, sul ruolo della biblioteca, la sua fruizione, il ruolo dell'associazionismo, la politica e molto altro.
La particolarità di quest'uomo è quella di studiare su ogni argomento che intende affrontare le soluzioni organizzative e legislative più consone alle esigenze. Non parla mai a vanvera. Non scrive cose senza essersi documentato. Insomma uno studioso serissimo. Uno a cui si dovrebbe assegnare l'assessorato alla Cultura sine die. E invece ti racconta di relazioni dettagliatissime sullo stato della Cultura orbetellana sottoposte a chiunque e costantemente ignorate, di idee proposte a tutte le componenti politiche e sistematicamente disattese...insomma tutto il campionario possibile e immaginabile dell'ignavia paesana!
Ovviamente per entrare nel merito delle idee, aspettiamo un contributo dello stesso Giovanni. Per ora ci limitiamo a tenere accesa la discussione sollevata da un post precedente, la quale ci sembrava proficua e interessante.

sabato 18 aprile 2009

Obama Vs Matteoli

Obama, dopo aver avviato il "New Deal ambientale", ha ratificato un documento grazie al quale l'America riconosce formalmente il fatto che l'effetto serra esiste ed è il maggior responsabile del cambiamento climatico. Circa un anno fa ad una seduta del Consiglio Comunale, dopo che la Consigliera Bondoni aveva fatto una proposta sulle energie rinnovabili, il Sindaco Matteoli (Ex Ministro dell'Ambiente, ricordiamolo) si alzò in piedi dicendo che le energie rinnovabili non sono una strada perseguibile, che l'Europa stava cambiando opinione sul tema (?¿?¿?) e che nelle centrali a carbone gli operatori lavorano con i camici bianchi dato che il carbone è pulito..... Poi, sulle scale, un Consigliere di maggioranza venne a darmi una gran lezione sul fatto che l'unica via che possiamo imboccare è quella del nucleare. Ora, sottopongo ai lettori del blog una semplice domanda. Chi ha ragione il nostro sindacone o l'abbronzatissimo Obama?

giovedì 16 aprile 2009

diamo a cesare...e andiamo al cineclub

Il panorama "culturale" del nostro territorio è imbarazzante. Per anni l'assessorato è stato completamente assente e le "attività culturali" indipendenti si contano sulle dita di una mano.
Diamo a cesare: non è per captatio ma l'iniziativa promossa dall'assessorato alla cultura di leggere i miti in biblioteca (nonostante abbia disturbato il nostro Ing.impegnato in difficilissimi calcoli ingegneristici) è stata un'ottima idea e anche le altre attività sono state un indubbio scarto in avanti nei confronti della stasi delle ultime amministrazioni.
Ovviamente ci sarebbero molte osservazioni e, umilmente, alcuni consigli da proporre.
Per esempio, mi sembra scandaloso il regolamento (se esiste) che impedisce di fatto lo studio della storia locale a chi non è in pensione. Nel senso che i libri non si possono prendere in prestito, non si possono fotocopiare, ma si possono solo visionare il loco. Non sarebbe così grave se non fossero gli orari della biblioteca così impossibili da frequentare per qualunque lavoratore a tempo pieno. Questo è un semplice esempio ce ne sarebbero altri ovviamente.
Però vorrei concludere con un invito: questa serà al cinema sarà proiettato Il giardino dei limoni, un film molto bello sulla eterna questione israelo/palestinese.
Cerchiamo di partecipare, perchè al termine della proiezione delle 20 ci sarà una nostra illustre concittadina
che ci parlerà della sua esperienza nella striscia di Gaza durante l'ultima terribile mattanza.

mercoledì 15 aprile 2009

Terremoto e unità nazionale

Questa reazione di Maroni mi da il "la" per continuare a parlare del terremoto, o meglio di quello che il terremoto ha provocato nella politica.
La mia personalissima impressione è che i politici stiano cercando di cavalcare questo "sentimento di unità nazionale" che è seguito al terremoto per accentrare il potere ed eliminare le critiche (si veda anche la polemica, con intervento da duce di Berlusconi e Fini, sulla legittimità di Santoro ad andare in onda).
Vorrei tanto che si evitasse di fare campagna elettorale sulle vittime del terremoto, sempre se non chiedo troppo...

mercoledì 8 aprile 2009

Giornalismo e terremoto


Questo intervento di Aldo Grasso, che fra l'altro a me come giornalista non piace per niente, mi porta ad affrontare sul blog l'argomento terremoto.
Siceramente io sono 3 giorni che non riesco ad accendere la tv, non perchè non mi dispiaccia per l'immane tragedia che ha colpito l'Abruzzo, ma perchè mi viene il vomito a vedere come i "giornalisti" italiani trattano l'argomento.
Sembra quasi che Vespa ci abbia goduto. Vinci è super-brillante ed entra nelle macchine per intervistare i poveracci che ci stanno dormendo con domande tipo "lei cosa prova?".
A questo punto preferivo il Grande Fratello, che non avrei guardato uguale ma per lo meno era solo su un canale.

Ennesima figura del cavolo per il "giornalismo".
P.s. sarà un caso che tra i siti più influenti del mondo uno dei 3 italiani è beppegrillo.it??

piazza della repubblica

Ai promotori dell'iniziativa di intitolare Piazza della Repubblica a Papa Giovanni Paolo II deve essere sfuggita anche qualche altra amicizia del Papa "santo subito"! Per esempio quella con il grande generale cileno Augusto Pinochet noto massacratore di oppositori politici!

lunedì 6 aprile 2009

Richiesta confronto

Rileggendo qualche vecchio post mi sono imbattuto in questo commento firmato dall'ex Cosigliere dell'ATO 9, Jacopo Padovani. Che dire Consigliere, noi il sistema crediamo di conoscerlo molto bene. Abbiamo più volte invitato anche l'Assessore Mastacchi ed il Sindaco Matteoli a discuterne con noi, pubblicamente, ma nessuno si è mai degnato (o ha avuto il coraggio) di accettare la richiesta di confronto. Il Suo commento sembra che apra uno spiraglio, sarebbe disposto a confrontarsi pubblicamente con noi?

ministro Bondi


Premesso che in tempi di crisi la cultura può essere tranquillamente trascurata, passo a descrivere la storia di una domenica qualunque in uno di quei cosiddetti "centri minori" che sono il grande vanto della nostra Italia.
Abbiamo scelto Caprarola con i suoi straordinari giardini all'italiana.
Archetipo dello stile all'Italiana e una delle massime espressioni del genio rinascimentale per i giardini e l'arte paesaggistica, ci facciamo due ore di macchina per arrivare e goderci in santa pace una domenica "alta".
Invece?
Senza nessuna indicazione, nè sul sito internet nè sulla Guida dei giardini storici che io diligentemente mi ero portato dietro, i giardini non sono visitabili nei giorni festivi! Assurdo! Era possibile visitare solo il bellissimo palazzo Farnese, ma i giardini, vero scopo del nostro viaggio, (anche per far sfogare le belve di bambini che ci eravamo portati dietro) erano chiusi per mancanza di personale.
Riflessione: oramai è opinione di tutti parlare della "cultura come risorsa" o di altra minchionerie senza senso come questa! Quando poi, all'atto pratico, il ministero si contraddice, impedendo, sostanzialmente la visita ad uno dei patrimoni più importanti della nostra Italia oramai sempre più ridotta, come è evidente da questa seppur insignificante storia, alla canna del gas!
Foto scattata dal Presidente

giovedì 2 aprile 2009

sviluppo locale


Io vorrei accogliere l'invito di Gianni e "alzare il livello". Ieri, ho trovato interessantissimo questo articolo del Prof. Gallino. In particolare in queste frasi:


L' idea che un paese o una regione o una città possano vivere bene soltanto promuovendo il turismo e le visite ai musei, il commercio via Internet ed i convegni internazionali, o magari soltanto le operazioni finanziarie, lasciando a cinesi e indiani la fabbricazione di tutti i beni materiali di cui le persone hanno bisogno e utilizzano tutti i giorni, è stata un' illusione che ci ha non poco danneggiato.
E' una frase che avrebbe potuto scrivere benissimo il nostro Ing. e che condividiamo in pieno tutti.
Lo crediamo anche per il nostro territorio?