lunedì 31 marzo 2008

Concorso musicale

Girando sul blog dell'amico Vittorio mi sono ritrovato a vedere un video che sembra essere l'inno del PD (non so quanto è reale o scherzoso.....). Tale inno è comuque pubblicato da democratica TV che è la televisione del PD. Ora, mi è venuta l'idea di realizzare un sondaggio (che trovate nella parte destra della pagina) per eleggere il miglior inno. La scelta è appunto fra I'm PD e Meno male che Silvio c'è inno del Popolo delle libertà. Ora, essendo Scintilla Verde rispettosa delle procedure costituzionali, il sondaggio chiuderà prima del silenzio elettorale. Mi raccomando pubblicizzatelo! Vi chiedo inoltre di motivare con un commento il vostro voto relazionandolo a tre aspetti fondamentali:

1. Testo
2. Musica
3. Video

Yes. We. Can.

Posto di seguito la parte finale del discorso di Barack Obama tenuto in New Hampshire. Il discorso è quello famoso dov'è nato il "tormentone" del Yes We Can. Lo faccio per due motivi: il primo è che confesso di essere una persona che ancora si emoziona abbastanza quando sente degli eccellenti oratori parlare (a maggior ragione quando l'oratore è nero ed è candidato Presidente negli USA) il secondo motivo è per mettere in evidenza la differenza fra queste tre parole nella bocca di Veltroni e di Obama.

Veltroni ha detto:

Yes, we Can..... (ed io aggiungo).......... al massimo bloccare la camera alta

Obama ha detto:

.... It was a creed written into the founding documents that declared the destiny of a nation.
Yes we can.
It was whispered by slaves and abolitionists as they blazed a trail toward freedom through the darkest of nights.
Yes we can.
It was sung by immigrants as they struck out from distant shores and pioneers who pushed westward against an unforgiving wilderness.
Yes we can.
It was the call of workers who organized; women who reached for the ballot; a President who chose the moon as our new frontier; and a King who took us to the mountaintop and pointed the way to the Promised Land.
Yes we can to justice and equality. Yes we can to opportunity and prosperity. Yes we can heal this nation. Yes we can repair this world. Yes we can.
And so tomorrow, as we take this campaign South and West; as we learn that the struggles of the textile worker in Spartanburg are not so different than the plight of the dishwasher in Las Vegas; that the hopes of the little girl who goes to a crumbling school in Dillon arethe same as the dreams of the boy who learns on the streets of LA; we will remember that there is something happening in America; that we are not as divided as our politics suggests; that we are one people; we are one nation; and together, we will begin the next great chapter in America's story with three words that will ring from coast to coast; from sea to shining sea - Yes. We. Can.

venerdì 28 marzo 2008

ci bastava Montezemolo!

Sono monomaniaco, mi leggo tutte le dichiarazioni degli industriali e in particolare potrei scrivere una biografia del leader maximo Luca Cordero. Però, questa volta una rampante industriale toscana ha messo la freccia e l'ha superato nelle dichiarazioni memorabili. Questa è la frase:"

sulla Tirrenica Mansi ha aggiunto che «la sola messa in sicurezza dell'Aurelia sarebbe inadeguata e costosa: noi vogliamo una Toscana che finisca a Malaga, non a Collesalvetti».

Come si fa ad affermare una stupidaggine del genere? Con quali dati? Quale analisi costi-benefici, chi la paga? come si ripaga? Il mio amico Gianmarco Serra smonta definitivamente le ipotesi dei tracciati sia di Lunardi (addirittura imbarazzante), sia quello riformista della regione Toscana del nostro Martini e dell'intimo amico del nostro superimperatore Assessore Conti sia dal punto di vista ambientale ed economico. Evidentemente la confindustria non ci sente nè dall'orecchio dell'economia, nè da quello della tutela ambientale. Certo che se le indiscrezioni saranno confermate con Matteoli alle infrastrutture a poco varranno questi post!

mercoledì 26 marzo 2008

energia scarsa



Impressionante!

giovedì 20 marzo 2008

bozza comunicato contro Mastacchi

Le nostre domande a Mastacchi


Non ci convincono per niente le idee espresse dall’assessore Mastacchi in merito alla gestione dei rifiuti nel nostro Comune, e non ci convince per niente la stessa gestione.
In particolare siamo molto critici su alcuni punti che l’Assessore da per scontati e invece scontati non sono per niente, per nessuno.

1. Trasparenza: Oramai ognuno di noi con un semplice clic sul computer può accedere a informazioni su comuni virtuosi in merito alla gestione dei rifiuti e così capire che le affermazioni dell’Assessore sembrano fuori luogo. Per il poco che ne sappiamo, la trasparenza non è l’elemento che contraddistingue la gestione dei rifiuti in Italia come nel nostro territorio (il sito Tekneko non è aggiornato dal 2006 e sul sito del Comune non è mai apparso il regolamento della gestione dei rifiuti).
2. Discariche: nel box in alto all’articolo veniva citata una notizia non proprio rassicurante. La discarica del Tafone è stracolma. Quindi che facciamo? Mi pare un controsenso affermare che staremo con le mani in mano, che non attiveremo campagne di raccolta differenziata “porta a porta”, perché costerebbe troppo; e però siamo al termine dello spazio disponibile per lo stoccaggio dei rifiuti nella discarica del Tafone.
3. Porta a porta: I comuni si stanno attrezzando in direzione opposta a quello che sostiene l’Assessore. E’ oramai accertato che la gestione dei rifiuti con cassonetti stradali è fallita, deresponsabilizza il cittadino che non vede l’importanza pratica della buona raccolta differenziata e come possono dimostrare amministrazioni come quelle di Capannori in Toscana, forse i costi non sono così proibitivi. Con il metodo Porta a porta con tariffa premiante si ottengono, e i dati e le esperienze in giro per l’Italia lo dimostrano, dati incredibili di percentuali di differenziazione, con grande vantaggio per l’ambiente e con una grande ricaduta dal punto di vista occupazionale e imprenditoriale dal momento che il riutilizzo del materiale differenziato costituisce un vero e proprio settore di business in ogni parte d’Italia in cui la differenziata funzioni a buoni livelli. Le idee di cui parlavamo sopra sono oramai affermate in giro per l’Italia e non si capisce come da noi stentino a prendere piede. O meglio noi qualche idea in merito l’abbiamo maturata. Per esempio è evidente che il mantenimento del cassonetto stradale aumenta il quantitativo di indifferenziato nella somma totale dei rifiuti, e quindi amministrazioni pubbliche legate da contratti pluriennali che impongono un quantitativo costante di indifferenziato sono con le mani legate e cercano in tutti i modi di farci credere che sarebbe troppo oneroso cambiare strada.

Purtroppo Orbetello è lontana da questi dati e da queste tendenze. Nessun piano formativo per far capire alla cittadinanza l’importanza di una corretta gestione dei rifiuti, nessun accordo con le imprese per coordinare azioni, piani che comportino la riduzione dei rifiuti alla fonte.
Pensiamo per esempio all’importanza di tornare all’utilizzo della fornitura di detersivi alla spina, con una radicale riduzione dei rifiuti e un sostanziale abbattimento dei costi per quanto riguarda la spesa quotidiana del consumatore. Sul piano dei costi, ogni tanto girando per la rete si trovano dei bandi che aiutano le amministrazioni comunali ad affrontare questi cambiamenti.
Noi ad esempio avevamo scovato un bando della provincia di Grosseto, inserito nella campagna per la riduzione della produzioni dei rifiuti, molto carino, che si prestava benissimo alle esigenze di chi avesse la buona volontà di invertire la rotta. Il bando metteva a disposizione fino a €30.000 per attivare buone pratiche di riduzione dei rifiuti alla fonte. Evidentemente è più facile trovare certi bandi a chi come noi lo fa nei ritagli di tempo, che a chi sta tutto il giorno a lavorare su questi temi. Perché il comune non offre sostegno tecnico all’associazionismo in questo tema?
In conclusione, ci rendiamo conto della delicatezza della questione, sarebbe mettere in discussione un sistema di gestione oramai decennale. Sarebbe come sconfessare tutto ciò che si è fatto in questi anni, e ci rendiamo conto che questo è politicamente molto difficile. Tuttavia è proprio questo che i cittadini chiedono: idee che riescano invertire la rotta di un modello di gestione dei rifiuti che non ha futuro. Il portare come scusa per un non-cambiamento l’eccessivo costo non fa altro che dimostrare ancora una volta la miopia della gestione della cosa pubblica, interessata al pareggio di bilancio del breve periodo più che alla buona gestione. La riforma della gestione dei rifiuti è una necessità, si deve ricercare il modo migliore e con costi minori ma non si può pensare di non effettuarla.

lunedì 17 marzo 2008

intervista punto sette

Riporto stralci dell'intervista a Punto Sette con la chiosa in fondo per ribadire alcune cose:

Al sindaco Matteoli l'idea è piaciuta. Se convincerà anche quelli del Cesvot, sul tetto delle scuole medie spunterà una piccola centrale elettrica da 5,4 chilowatt. Pannelli solari per accendere lampadine, far funzionare computer (...)Basterebbe rimediare €48.000. La richiesta di finanziamento è stata inoltrata a dicembre e tra un paio di mesi sapremo se il progetto andrà in porto oppure no (...) Naturalmemte credono nella raccolta differenziata. Naturalmente pensano che sul fronte del riciclaggio dei rifiuti Orbetello potrebbe fare molto di più.(...). Le idee non mancano. La voglia di darsi da fare, nemmeno. Anche il sindaco Matteoli lo ha capito, quando Carotti e gli altri hanno chiesto di incontrarlo. Il senatore è stato come al solito molto disponibile. Ha apprezzato la proposta dei pannelli fotovoltaici sul tetto delle medie. Ha detto che la giunta farà la sua parte. Non è che sia richiesto uno sforzo titanico. In pratica il Comune deve solo avallare il progetto. E figuriamoci se un ex ministro dell'ambiente non guarda di buon occhio una cosa così. (...)

Un paio di cose al volo. Matteoli è stato molto disponibile all'inizio (noi lo giudiciamo marketing politico), poi anche causa caduta del governo è sparito. Quindi noi siamo soli come un cane. Il paragrafo sui rifiuti lo svilupperemo in un altro post, ma non crediamo che Orbetello possa fare di più; crediamo che Orbetello sia in dietro come la coda del somaro!

lavori in corso

Stiamo lavorando per rispondere all'incredibile intervista dell'assessore Mastacchi su Punto 7. Chiunque abbia idee è pregato di inviarcele via mail o di farsi vivo in altri modi.

martedì 11 marzo 2008

Non è un paese per vecchi...

Ho avuto la fortuna di poter essere fisicamente in Spagna domenica 9 marzo, giorno delle elezioni. È stato impressionante. Anzitutto, ma questo lo sapete tutti, i candidati premier avevano età media 50 anni (48 Zapatero, 52 Rajoy).... Si è votato in una giornata sola, dalle 8 di mattina alle 8 di sera cosa che implica notevoli risparmi economici rispetto alla mezza giornata in più che si fa di solito in Italia. Si potrà obiettare che in Spagna vivono meno persone, ma vi potrò rispondere che l'altro ieri ha votato il 75,3% degli Spagnoli... In Italia tale affluenza ce la sognamo (soprattutto se la sognano i partiti di sinistra). Ma quello che è stato più impressionante sono stati i tempi successivi alla chiusura dei seggi avvenuta alle 20. Alle 22.20 il vice Presidente del Governo ed il Ministro degli Interni hanno comunicato i risultati dell'85% delle schede scrutinate, ripeto l'85%, alle 22:40 Rajoy e Zapatero iniziavano a parlare (per la cronaca Rajoy ha iniziato il discorso ai simpatizzanti riuniti davanti alla sede del PP così: "...Ho chiamato il candidato Premier del Partito Socialista per augurargli buona fortuna per il bene della Spagna..." -in Italia potrebbero prendere esempio). In definitiva lo scrutinio delle schede è durato circa 3 ore.... Per ultima cosa, in Spagna non esiste una corsa selvaggia per fare lo scrutinatore. Il Giudice sorteggia e obbliga il cittadino a compiere il suo dovere. Uno di questi cittadini era la moglie dell'uomo che da 26 anni è presidente della comunità autonoma andalusa, Manuel Chavez.... La moglie del Presidente è stata 12 ore a fare la presidente del seggio, compiendo il suo dovere. Vi immaginate voi la moglie di un politico qualuque italiano che perde il suo prezioso tempo dentro un seggio elettorale??
Scusate la lunghezza dell'intervento ma sono rimasto veramente impressionato!!

domenica 9 marzo 2008

buona domenica

Mentre i nostri amministratori ci raccontano la favoletta che non è possibile, che costerebbe troppo, che...in altri paesi si fa o almeno ci si prova. Quello che fa incazzare maggiormente è una parte del comunicato dell'amministrazione di Roccastrada "Il Comune di Roccastrada, inoltre, ha recentemente partecipato al bando della Provincia di Grosseto per l'assegnazione di contributi su piani atti a ridurre la massa dei rifiuti". Ecco il Comune di Orbetello non ha neanche partecipato ad un bando del genere, non ne sapeva neanche l'esistenza e informato (anche se molto tardi a dire la verità) da noi ha preferito non fare le corse per scrivere un progettino semplice semplice che noi avevamo gia in mente (su una migliore gestione dei rifiuti durante Gustatus). Le conclusioni da tirare sono due e nessuna favorevole: mancanza di volontà politica o ignoranza della materia. Apriremmo un sondaggio per metterlo alla prova dei pochi lettori del blog.

giovedì 6 marzo 2008

campagna elettorale

Causa febbre altissima mi stò sparando grosse dosi di campagna elettorale. Il numero uno mi è sembrato il prode Calearo. Le poche cose che sono riuscito a sentire prima di spengere la tv per non farmi salire la febbre oltre i 40 hanno fatto impallidire anche il moderato Enrico Letta. Santificazione di Mastella, crocifissione di Visco (il dato dichiarato da Diliberto del recupero di 23 miliardi dall'evasione fiscale disturba evidentemente)e giudizio straordinario sulla cosiddetta "legge biagi". Non che gli altri siano meglio, ma promettere addirittura un Ministero a uno così mi sembra troppo (purtroppo o per fortuna non c'è nessuna possibilità che Calearo ottenga un ministero se non glielo assegna Berlusca).

mercoledì 5 marzo 2008

idee

Mi sembrerebbe una buona idea da proporre in campagna elettorale, al posto della sterile contrapposizione tra capitale e lavoro. Sostituire l'IVA con tasse proporzionali all'impatto ambientale del prodotto per cominciare, e poi estendere la fiscalità verde ad altri tipi di beni (per esempio le auto) e via di seguito.

domenica 2 marzo 2008

campagna mediatica

Scintilla verde ha cominciato la sua campagna mediatica. Nelle persone del sottoscritto (Marco) e dell'Ing.J Alessandro, abbiamo rilasciato un'intervista a punto sette che apparirà nel prossimo numero. La chiacchierata è stata informale e piacevole, speriamo non venga travisata. I temi toccati sono i temi che scintilla verde vuole approfondire: rifiuti, energia e politiche relative a questi temi. E' evidente che dato il carattere di presentazione dell'intervista abbiamo volutamente saltato i particolari. Noi vorremmo posizionarci in una zona tipo la loro, con la stessa volontà "ricerca azione, come motore di cambiamento".