sabato 18 aprile 2009

Obama Vs Matteoli

Obama, dopo aver avviato il "New Deal ambientale", ha ratificato un documento grazie al quale l'America riconosce formalmente il fatto che l'effetto serra esiste ed è il maggior responsabile del cambiamento climatico. Circa un anno fa ad una seduta del Consiglio Comunale, dopo che la Consigliera Bondoni aveva fatto una proposta sulle energie rinnovabili, il Sindaco Matteoli (Ex Ministro dell'Ambiente, ricordiamolo) si alzò in piedi dicendo che le energie rinnovabili non sono una strada perseguibile, che l'Europa stava cambiando opinione sul tema (?¿?¿?) e che nelle centrali a carbone gli operatori lavorano con i camici bianchi dato che il carbone è pulito..... Poi, sulle scale, un Consigliere di maggioranza venne a darmi una gran lezione sul fatto che l'unica via che possiamo imboccare è quella del nucleare. Ora, sottopongo ai lettori del blog una semplice domanda. Chi ha ragione il nostro sindacone o l'abbronzatissimo Obama?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

A tal proposito posso dire nel 2003 ero stato già informato della volontà di convertire a carbone la centrale di Montalto. E la fonte era un ingeniere che aveva lavorato alla centrale anni prima.
Questo testimonia di come le scelte vengano prese prima in sede industriale (Ansaldo) e poi vengono comunicate alla politica, fatta di signorsì ruffiani del soldo e di chi ce l'ha.

Per quanto riguarda la mancata conversione al carbone le ragioni s'intuiscono: dignità (il carbone è un po' troppo vintage per parlare di progresso) e soprattutto il ritorno del caro e mai domo nucleare (non lo avverso, ma mi fa una paura in certe mani...)

é vero che Matteoli ai tempi del ministero dell'ambiente averebbe preferito quello dell'industria? (se qualche cortigiano ha la risposta la dia, è solo curiosità)
Teo

Anonimo ha detto...

Anche se so per certo che mi "massacrerete" io sono favorevole al nucleare. Ho seguito per interesse personale la questione da piu di 20 anni; non è che le altre energie siano da rinnegare ma credo che il nostro paese non possa vivere solo con le energie alternative in un momento in cui la necessità di energia è sempre maggiore.
Poi se si inizia a eliminare i comfort della vita attuale, che sono tuttavia molto utili, allora si puo anche pensare di vivere con le solo energie alternative.
Io sono per discutere di tutto ma vorrei far presente che a Scansano le pale eoliche non sono ancorainstallate per un ricorso ambientalista...
Ciao e pronto a discutere nel limite della civiltà e delle non offese

Alessandro Ragusa ha detto...

Le pale eoliche di Scansano -nonostante siano effettivamente l'oggetto di svariati ricorsi- sono già installate da tempo, tanto che hanno cambiato già proprietario una volta (da Gamesa ad Endesa). Il nucleare è una tecnologia come le altre, nè migliore nè peggiore (anzi se parliamo di rendimenti il nucleare è una delle peggiori), nonostante ciò si utilizza perchè l'uranio alla fine dei conti risulta essere un combustibile che costa poco (il sole ed il vento sono però-guarda caso- gratuiti). Non vorrei dilungarmi troppo in tecnicismi che alla fine servono a poco, tuttavia mi preme evidenziare che i costi vanno valutati secondo quello che in ingegneria si definisce Life Cycle Assessment. Ecco, il nucleare secondo quest'approccio non è sicuramente la tecnologia più economica e meno impattante che esiste. Riguardo la possibilità di poter coprire tutto il fabbisogno energetico italiano con fonti rinnovabili sono d'accordo con te se parliamo di un cambio di tecnologia dall'oggi al domani. Ma se ci proiettiamo nel futuro (ricordiamoci che la costruzione di centrali nucleari nei paesi più sviluppati ed efficienti comporta tempi dai 10 ai 15 anni, in Italia dunque saranno/sarebbero almeno 20) il rinnovabile è indubbiamente l'unica soluzione intelligente. Non serve regredire. La diminuzione della richiesta energetica ai carichi di base può essere realizzata con l'installazione di pannelli per l'acqua calda sanitaria ed il riscaldamento, teleriscaldamento, refrigerazione con solar Cooling ecc ecc; certo per far questo il Sindaco Matteoli, che ricordiamoci è anche membro dell'Esecutivo nazionale, dovrebbe iniziare a pensare che le energie rinnovabili non sono un giochino da fricchettoni con i sandali, ma sono sistemi fatti di tubi, fluidi in pressione, olii (a volte anche molto tossici) e sistemi di controllo esageratamente complessi. E proprio al Ministro/Sindaco Matteoli mi piacerebbe rivolgere queste tre domande:
1. Al livello infastrutturale come affrontiamo la questione nucleare? Facciamo passare i camion con l'uranio arricchito sull'Aurelia? O compriamo l'uranio impoverito e costruiamo centrali per l'arricchimento raddoppiando i costi?
2. L'esecutivo ha preso in considerazione il fatto che in Italia non si riescono a gestire neanche i rifiuti solidi urbani? E se poi succede una "Napoli second edition" con le scorie radiattive?
3. Il Ministro potrebbe illustrarci una valutazione comparativa degli investimenti dove si evidenzia in maniera netta che la soluzione nucleare è migliore di quella rinnovabile??

Un saluto

Anonimo ha detto...

pensare di assolvere la domanda energetica con il solo rinnovabile è sbagliato, considerato che in un sistema energetico nazionale non si può superare il 20% di produzione con questo tipo di fonti, altresì pensare che il nucleare sia la soluzione di tutti i problemi energetici è una grande cazzata, basti guardare la domanda di petrolio francese tedesca etc per la produzione di energia elettrica. prima di costruire nuove centrali sarebbe più bello che quelle che abbiamo funzionino razionalmente evitando sprechi,impianti nuovi che riducano la dispersione dell'energia prodotta, un utile utilizzo dell'acqua di scarto ad altissime temperature (TELERISCALDAMENTO e TELERAFFRESCAMENTO). e come queste ce ne sono molte.non c'è bisogno di pensare a l'italia intera per fare qualcosa di buono, orbetello nel suo piccolo ha mille occasioni per essere esempio.

Alessandro Ragusa ha detto...

Perchè non si può superare il 20% di rinnovabile nel sistema energetico nazionale?

Le centrali che abbiamo funzionano già a massimo rendimento (vi posso assicurare che per un decimo di rendimento in più si fanno i salti mortali), sfortunatamente però la termodinamica ha dei limiti forti in particolar modo quando la temperatura massima è quella delle normali centrali a vapore.

Credo inoltre che l'infrastruttura energetica debba necessariamente, per questioni tecniche, essere affrontata con una visione nazionale. Tuttavia la diminuzione della domanda parte proprio dal locale ed è proprio per questo che sono d'accordo sul fatto che ad Orbetello potremmo dare un nostro particolare contributo.