domenica 14 dicembre 2008

diamo i numeri

Non è nostra abitudine citare dati che tutti possono recuperare facilmente su internet. Ci piace (quando ne siamo capaci) rendere originale l'intervento sul blog e non un copia e incolla di altri.
Per questa volta facciamo un'eccezione riportando i numeri che cita Tito Boeri nella sua rubrica settimanale pubblicata nel giornale Internazionale di 2 settimane fa. Lo facciamo per introdurre l'argomento di una conferenza che scintillaverde stà organizzando per il prossimo anno, e per far sviluppare (speriamo) un dibattito che potrebbere essere preparatorio alla conferenza stessa.


Ogni anno l'Italia spende 30 miliardi di Euro per l'energia primaria ricavata da fonti fossili e rinnovabili. Il nostro paese importa l'82% del fabbisogno nazionale. Per produrre elettricità, dipendiamo da fonti straniere per l'84% del fabbisogno, e nel settore idrocarburi siamo dipendenti dall'estero all'80%. (...)
L'energia elettrica prodotta in Italia - soprattutto attraverso l'uso di petrolio e gas naturale- costa il 60% in più della media europea. In particolare costa il doppio rispetto a quella prodotta in Francia e 3 volte quella della Svezia, 2 paesi che usano molto l'energia nucleare. Analizzando i costi di produzione in base alle diverse fonti primarie, notiamo che un chilowatt costa circa 4 centesimi quando è prodotto con il carbone, 6 con il gas a ciclo combianato, 7 con l'olio combustibile, 11 con l'eolico e 55 col fotovoltaico.
Per il 2008 la stima della bolletta energetica nazinale, (...), è di 75 miliardi di Euro, 25 in più del 2007.


Fonte: Rivista "Internazionale" n.773, rubrica "Il Numero"

3 commenti:

Alessandro Ragusa ha detto...

Se si parla di chilowatt Tito Boeri ha dato i numeri. Nel senso che è impazzito.

marco ha detto...

Io propongo questa specie di classifica desunta da uno studio della Stansford University riportato da uno dei blogger più seguiti in ambito energetico (http://blogs.it/0100206/2008/12/13.html#a8542):
1. Wind power 2. concentrated solar power (CSP) 3. geothermal power 4. tidal power 5. solar photovoltaics (PV) 6. wave power 7. hydroelectric power 8. a tie between nuclear power and coal with carbon capture and sequestration (CCS).

Alessandro Ragusa ha detto...

Che cosa significa energie migliori o peggiori??

L'ingegneria insegna una cosa su tutte: se esiste un sistema migliore di un altro, l'altro non esiste.

Il fotovoltaico che è al quinto posto è sicuramente la migliore tecnologia per alimentare una stazione per telecomunicazioni da 1 kW messa sul cucuzzolo della montagna. D'altro canto se hai bisogno di energia notturna in grande quantità l'idroelettrico che è al settimo posto è migliore del fotovoltaico. Insomma, si potrebbe andare avanti degli anni.