lunedì 12 gennaio 2009

riflessioni

Riporto per intero le riflessioni che mi ero preparato per la riunione di Sabato.




Come negli incontri che si rispettino, ho preparato un discorso per fare seguire le linee di un ragionamento che è già stato ampiamente affrontato in altre sedi. In particolare sul nostro seguitissimo blog su cui ci riversiamo senza filtri le nostre idee, opinioni, i nostri progetti e la nostra creatività
Come tutti quanti già sapete, Scintilla verde si trova ad un bivio. E’ qualche mese che i 3 soci fondatori dell’associazione con l’apporto decisivo e stimolante di altri partecipanti discutono su cosa debba “fare da grande” l’associazione culturale Scintilla verde di cui sono immeritatamente il Presidente.
Le due mozioni verranno presentate oggi e discusse. Io parlerò della mia mozione, contrassegnata dallo slogan “Fare politica senza entrare in un partito” preso in prestito da una fortunata espressione di Giulio Marcon. In breve, riuscire attraverso la creatività, la progettualità, la concretezza dell’impegno e delle proposte ad incidere nel panorama civile, sociale e di conseguenza politico del nostro territorio. Ho già parlato in altre lettere di come vorrei organizzare questa nuova fase dell’associazione. Riassumendo, vorrei allargare il raggio d’azione di scintilla, rendendola veramente una potenza del terzo settore. Valorizzando le competenze di soci dell’associazione nei campi dove sono maggiormente competenti, in modo che la loro competenza venga premiata con una dose di visibilità adeguata. E’ un campo che mi sta molto a cuore lo sapete, ma credo veramente (e non per un malcelato “grillismo” che non mi appartiene) che la politica vada innervata, ringiovanita dalle forze che provengono da altre storie, da altre culture e da altre esperienze biografiche. Ho in mente molte cose, per esempio cominciare a lavorare sugli immigrati, capire la composizione geografica delle loro comunità, il loro livello di integrazione con la comunità orbetellana, i loro problemi nell’ottenimento dei basilari accessi ai servizi ecc…
Oppure mettere in pratica il vecchio progetto di uno studio sulla composizione sociale del lavoro nel nostro comune, cioè come si struttura il tessuto produttivo del comune di Orbetello, o altre cose che potrebbero emergere da una discussione partecipata e condivisa.
Immagino Scintilla verde come un grande ombrello che accolga sotto la propria ombra le proposte progettuali e di intervento pratico dei singoli soci. Questa è per me la massima attività “politica” a cui si possa aspirare. Intervenire direttamente nell’attività pubblica del nostro territorio avanzando proposte pratiche che non devono sottostare a nessun veto di qualche trombone che siede in una qualche poltrona di Grosseto o più in su. E’ per questo che sono convinto che scavando a fondo le due mozioni vogliano esattamente la stessa cosa. Vogliamo incidere maggiormente sulla vita politica del Comune. Inoltre, parlandosi chiaramente, credo che quello che voglia la mozione di Alessandro sia già avvenuta, per colpa della mancanza di “forza lavoro” nella politica orbetellana. Cioè, facendo il lavoro che abbiamo fatto con scintilla verde ci siamo già acquistati quella visibilità che farà sì che i politici veri verranno a cercarci prima possibile. Le scadenze elettorali sono talmente vicine da rendere la mia profezia facilmente verificabile.
Quindi dal punto di vista propositivo tiro le mie conclusioni sinteticamente:

I. Scintilla verde deve assumere un potere politico presso le strutture del terzo settore (vedi Cesvot), deve diventare un’associazione del terzo settore con un potere politico paragonabile ad un partito, ma con l’originalità delle proposte e la progettualità che un partito incancrenito nella propria lotta intestina non può avere.
II. Scintilla verde deve organizzare una conferenza su un tema caldo, così da ritrovare visibilità e mostrare alla comunità orbetellana la prossima battaglia su cui fondare la propria esistenza. Io immagino una conferenza su energia e sviluppo locale con la presentazione del progetto “energia rinnovabile sugli edifici pubblici comunali” progettato e presentato dall’Ing.J Alessandro Ragusa con la presenza di alcuni grossi nomi del settore.
III. Scintilla verde si deve far carico delle proposte di ognuno dei soci e organizzarle, “istituzionalizzarle” per renderle operative. Quindi, ricerca di fondi pubblici o privati, studio di fattibilità operativa dell’idea, ricerca dei contatti a cui presentarla ecc…
IV. Scintilla verde deve intervenire maggiormente nell’agone politico orbetellano. Faccio un esempio pratico per capirsi. E’ da qualche mese che le due fazioni politiche si rimpallano la patata della tarsu. Il Comune ha proposto una riduzione del 30% della Tarsu per gli ultrasettantenni che non raggiungono i €6.000 di reddito. E il capogruppo di maggioranza (quello degli allocchi per intendersi) risponde che devono esentare totalmente i pensionati da quella tassa. Ecco, noi secondo me , dovevamo intervenire con la nostra proposta del passaggio radicale e immediato da Tarsu a Tia con tariffa premiante per i “differenziatori virtuosi”, autoattribuendoci quindi un ruolo politico di interlocutore tra le due parti istituzionali ma con il plusvalore non indifferente di averla davvero studiata quella scappatoia!

Finisco quindi augurandosi che la grande esperienza di scintilla verde possa proseguire nel migliore dei modi, anzi alzando la posta dei nostri interventi e del nostro impegno pubblico.
Grazie.

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