martedì 26 febbraio 2008

soluzioni?

Ieri sono stato ad un convegno dal titolo "Come risolvere il problema rifiuti senza inceneritori". I relatori tutti molto competenti a parte la squallida presenza al tavolo di due assessori grossetani che non hanno aperto bocca, si sono concentrati su due soluzioni possibili: la dissociazione molecolare e il trattamento meccanico biologico.
La strategia è quella che oramai anche mia figlia conosce. Raccolta differenziata spinta tipo porta a porta intercettando il rifiuto alla fonte; successivamente conferimento dell'organico inutilizzabile in questi due impianti per lo smaltimento finale, notevolmente meno impattanti del classico termovalorizzatore di grandi dimensioni perchè lavorano su temperature inferiori anche di 5oo gradi. Il consigliere regionale mi è piaciuto quando ha parlato della necessità di una sinergia tra politica, sindacato e industriali per concepire la filiera rifiuti come una risorsa anche in termini di occupazione. Mi è piaciuto meno quando sembrava stare al soldo degli industriali presenti in sala che ad ogni domanda del pubblico rispondevano con risposte elusive. Riassumendo, giusto la sperimentazione su nuove tecnologie, obbligo da parte delle amministrazioni pubbliche di aprire le gare d'appalto per gli impianti finali a tutti e non solo al partito degli inceneritori, ma vigilanza attenzione e controlli, perchè non vorremmo ritrovarci con delle sperimentazioni bufale come la torcia al plasma.

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