sabato 5 aprile 2008

concorso a premi

Il mio amico "innominabile" mi manda queste previsioni per le elezioni del prossimo fine settimana:
PD 38%
PDL 42%
SIN.ARCOB. 6%
STORACE 4%
ALTRI 10 %
Si apre il concorso. Chi si avvicina di più alle percentuali reali vincerà un posto all'assessorato all'Urbanistica della prossima giunta comunale.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

vaticano 100% (l'hanno detto loro che vincerà chi sarà più vicino ai valori cattolici)
Coalizione Mafia Camorra 'Ndrangheta e SCU (Sacra Corona Unita) 10%
Imprenditori 20%
Sindacati 5%
Partito dei Parlamentari 15%

Dai risultati si noteranno delle incongruenze e delle storture, ma Pizza (l'unica povera "vittima" degli ingranaggi elettorali)deciderà di non fare ricorso, in cambio chiederà una villa all'Argentario sopra il Golf Club dove ogni fine settimana sfiderà il padrino del Club Raul Castro.
teo

Anonimo ha detto...

Brunero 25% è la vera alternativa sociale del venerdì sera. Unione SCO (Società canottieri Orbetello) USO (Unione Sportiva Orbetello) e Circolo Tennis 37%, sarebbero arrivati al 63% sfortunatamente i partecipanti del torneo di calcetto alla pista stanno contestando la leadership Amato (che ha loro tolto la pista). Scintilla Verde 2% in continua crescita (si veda pizzino del post sopra) ma in ritardo, fuori dai giochi. "Lega Orbetello Centro" 39%, è ormai chiaro che ad Orbetello non si sopporta più l'immigrazione dell'interland neghellese e della stazione. "A Neghelli c'è l'arcobaleno (ad Orbetello no)" 15%, si affievolisce la spinta riformista della periferia, le contestazioni si placano.... in molti votano ormai Piazza d'Armi.

Ale

Anonimo ha detto...

A una settimana dalle urne io dico così:

PDL 41%
PD 35%
SA 7%
Aborto? No Grazie 5%
UDC 4%
La Destra 3%
PS 2%
PCdL 1%
altri complessivamente 2%

Qualche precisazione:
1) SA secondo me andrà più forte nelle regioni più rosse (Toscana compresa) non per scontata appartenenza ma perché in queste regioni, in virtù della legge elettorale, se il PD vince a mani basse lasciando poco a Bertinotti non fa altro che fare un piacere al PdL nel riparto dei seggi destinati ai partiti perdenti.
2) Ho ragionato molto sul risultato che possa avere la lista di Ferrara: difficile prevedere... il pachidermico (con tutto il rispetto per gli elefanti) è riuscito anche ad arruolare Giovanni Lindo Ferretti. Di sicuro mi auguro però che il 14 aprile mi possa fare una grassa risata pensando a quando in campagna elettorale ha detto che "contiamo di raccogliere tranquillamente almeno 20 deputati" (da vendere poi al migliore offerente, aggiungo io).
3) Tra i partitini, molti dei quali più che grotteschi, io tifo PER IL BENE COMUNE, candidato premier il prof. Stefano Montanari, che non ha bisogno di presentazioni: anche se so che prenderà lo 0,0001, se dovessi votar per coscienza voterei loro. Oppure Boselli, l'unico che continua a parlare di laicità.

p.s. peccato per Scintilla Verde che non presentandosi ha perso almeno 3 seggi alla Camera... vorrà dire che continuerà a fare la sua attività politica extraparlamentare a mettere bombe, ripulire casa Matteoli e investire il sindaco in persona con un autobu appositamente sabotato
p.p.s. che tristezza non veder la lista Radicale..

Anonimo ha detto...

Ho notato che è un concorso a premi, quindi ci provo:

Pd 39%

Pdl 40,5%

SA 8%(ce la fa, sia alla camera che al parlamento)

UDC 4%(l'ha 'n culo, si è messo contro il general manager)

Ferrara 1%(risultato insignificante, penso che al momento abbia più probabilità il Collettivo antipsichiatrico Violetta Van Gogh di far risultato)

Storace 5% (segnale della deriva a destra)

SC e PCdL (vittime sul campo)

Francamente penso che il risultato sia già scritto (ma non dal volere popolare, bensì da accordi calcolati politicamente), così non fosse mi aspetto qualche zozzata dal ministero degli interni, sullo stile di ciò che provò a fare Berlusconi con Pisanu nella lunga notte di Arcore del 2006.
Ci attende una legislatura breve, di assestamento.
Me lo ha detto Luis Velasco.
Teo

vittorio ha detto...

visto che Caruso Paszkowszky ha detto:

"p.p.s. che tristezza non veder la lista Radicale.."

non posso che, idealmente, essere d'accordo con lui.
ma la realta' dei fatti e' diversa.
la "lista radicale" non ha piu i soldi per tirare avanti e qualcuno ha offerto 3 milioni (alla luce del sole, e' ga' un progresso rispetto alla politica italiana).
la "lista radicale" non avrebbe mai passato gli sbarramenti del 2-4% alla Camera e del 3-8% al Senato.
la "lista radicale" sara' comunque in Parlamento, composta da Bonino ed altri (e per questo, incredibile ma vero accade anche questo, ringrazio l'assenza delle preferenze).

a cio' si aggiunge che il programma del PD e' in buona parte condivisibile, anche da un radicale.
per questo vorrei che il PD riceva il 51% dei voti piu' di pietro.

ma siccome non abito su Marte temo il peggio: ovvero che piu' del 6% di elettori votino Berlusconi-Bossi mettendo una croce su Bertinotti.

Anonimo ha detto...

Purtroppo caro Vittorio non sono d'accordo con te.
Da ex-elettore radicale penso che la confluenza nel PD abbia praticamente staccato la spina al partito che per tre decenni ha spesso anticipato le tendenze di modernizzazione del nostro paese.
Sicuramente quella recente è stata un'operazione di realismo economico, ma non certo di realismo politico.
Come tu saprai l'elettore radicale è un elettore un po' particolare: che a malincuore ha gradito l'esperienza della Rosa nel Pugno, che non ha visto di buon occhio l'alleanza a suo tempo con Berlusconi e che ugualmente non apprezza, oggi, quella con il PD.
Nelle scorse tornate elettorali i responsi hanno sempre dimostrato che, da soli, i Radicali hanno un forte potenziale, sicuramente ben più incisivo rispetto al risultato che c'è stato quando si sono apparentati con altri partiti e/o coalizioni.
Per questo, sono convinto che se si fossero presentati da soli, quest'anno, avrebbero avuto un buon riscontro, perché di vuoti da colmare in linea con gli ideali radicali, in termini di issues, ce ne erano (e ce ne sono) diversi.
Stavolta, però, la paura di non andare in parlamento ha prevalso.
Purtroppo non sono d'accordo con te quando dici che il programma del PD sia in gran parte condivisibile, per un solo motivo: che ne facciamo della questione laica di fronte alla (corposa) ala cattolico-bigotta del PD?
Peraltro, è lo stesso semplice motivo per il quale molto difficilmente voterò PD.

vittorio ha detto...

hai messo molta carne sul fuoco.

per quanto riguarda l'appeal elettorale dei radicali quando vanno da soli,.. sì sono d'accordo con te: hanno un buon potenziale.
il problema è che c'è solo quello, che puntualmente non si tramuta in voti veri.
d'altronde, ignorando il caso isolato delle europee del 1999, i radicali al massimo hanno preso un 3.5% negli anni caldi delle battaglie sul divorzio e l'aborto (nel '78 o giu di li') e in tutta onesta' non vedo il motivo per cui oggi potrebbero quindi superare gli sbarramenti (anche gia' solo quello del 4%)
purtroppo gran parte di quel potenziale e' fatto di simpatie, di seconde tessere, di sottoscrizioni. come radicale ne sono grato, ma so che se poi non diventano voti, i radicali spariscono (come infatti sta accadendo, appunto non per colpa dell'ingresso nelle liste del pd che e' semmai la conseguenza).

potresti rispondermi che non si vive per entrare in Parlamento, e che l'importante e' portare a buon fine le propri campagne.
obietto almeno con due argomenti:
1) lo strumento alternativo al successo elettorale per far valere le proprie idee e' il referendum, ma sappiamo che questo e' diventato inutilizzabile
2) vorrei vedere qualche successo, e non vivere solo dei bei ricordi pannelliani sulle campagne dei decenni passati..
credo dunque che occorra entrare nel Palazzo (ok datemi dell' "entrista") per poterlo cambiare, e per farlo servono i voti, e se questi non ci sono (e non ce ne sono, purtroppo) e' inevitabile l'alleanza.

concludo dunque con il discorso alleanze.
sono d'accordissimo con l'accusa che molti rivolgono a RI: ondivaghi, ballerini, ... non sai mai alle prossime elezioni con chi staranno.
ne ho discusso pure l'altra sera a Pisa con Nicolas Ballario, del comitato nazionale, e lui mi ha risposto che "allora non ho capito la storia radicale". da un certo punto di vista ha ragione: se le alleanze vengono scelte sulla base delle questioni tematiche, e' inevitabile che l'alleato possa variare a seconda del tema.
quel che volevo dire a Ballario (ma che di sicuro gia' sa) e' pero' un'altra cosa: l'elettore non ci segue.

per quanto riguarda i cattolici integralisti del PD, erano anche per me il motivo per cui pensavo che non avrei votato il partito di Veltroni. con un po' di speranza (forse accecante) mi auguro però che i radicali, concia, veronesi ed altri sappaino ribilanciare il PD in senso piu' laico.
ma soprattutto rimane fermo un altro aspetto della questione: non sono io ad essere fuori posto nel PD, è la Binetti.