giovedì 3 aprile 2008

discorso serio

Proviamo a fare un discorso serio su ciò che è successo l'altra sera all'Hotel Sole con il senatore Russo Spena. Riepilogo brevemente i fatti: il senatore ha parlato della mafia, Peppino Impastato ecc...tutte cose condivisibili e normali. Poi cominciano gli interventi del pubblico, gli ascolta tutti, prende appunti e risponde cortesemente. Poi interviene RizziTeo che tenta di fare una domanda. Il senatore stalinista non lo fa parlare, lo interrompe bruscamente. Alle proteste risponde "i giovani devono andare a studiare"!!!! Pazzesco! Ora , volendo parlare seriamente, mi pare che Teo abbia accennato al problema della casta e lui si è risentito preventivamente facendo scattare una reazione d'istinto e corporativa. Il fatto che lui personalmente non sia candidato alle elezioni del 13/14 lo ha liberato anche dalla necessità di farsi benvolere da tutti e ha svelato la sua natura. Massima solidarietà a Teo e sprezzante condanna del senatore che evidentemente ha dimenticato tutta la sua storia personale e biografica di contestatore extraparlamentare e ha invece ha perfettamente introiettato le direttive di centalismo democratico del PCI.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Giusto.
solidarietà a Teo

anonimo

Anonimo ha detto...

Piena solidarietà a Teo, e poi si domandano perchè i giovani non si avvicinano alla politica?

Gabriele

Anonimo ha detto...

Ho trovato poco giustificabile la reazione di Russo Spena.
Le imprecisioni che il senatore ha rilevato nel mio intervento erano, a mio avviso, viziate da:
1. ignoranza latente nella la società civile di cui faccio parte
2. Oscurantismo da parte dello Stato di cui fa parte Russo Spena

Con ciò non voglio additare il senatore come protettore dell'organizzazione mafiosa in parlamento, anzi la sua irascibilità forse proviene da una frustrazione dovuta alla sconfitta di chi, come lui, tenta isolare la Mafia dalle istituzioni.
Non è un problema di Casta ma di longeva connivenza tra stato e Mafia.
Di certo le mie analisi valgono quanto la carta straccia, perchè poco accurate e senza solide fondamenta, ma, se esistono delle commissioni che hanno la funzione di analizzare il ruolo della mafia nei giorni nostri, perchè non fanno che redigere migliaia di pagine che non sono altro che fumo negli occhi?
Se i giornali annunciano una guerra aperta fra mafia e stato, perchè un senatore mi parla di atteggiamento oscurantista da parte della commissione d'inchiesta?
Se in Italia circolano dei libri che parlano di come la Mafia abbia messo bocca sul caso Moro, perchè non dovrei sospettare dell'autonomia delle istituzioni?
Se Andreotti è il parlamentare più conosciuto dai questori siciliani e dai banchi di palazzo madama un motivo ci sarà?
Allora la domanda che vorrei fare ora al senatore è:
cosa c'è da studiare per comprendere il sistema mafioso?
le 1800 pagine redatte dalla comissione d'inchiesta?
Peccato che quando ho avuto la possibilità di fargli la domanda ho scelto quella che non prevede risposte: lo stato va assolto o condannato?

Anonimo ha detto...

Sarò spietato con quell'orrido personaggio che ha dimostrato di essere il professore/senatore. Anzitutto inizialmente non ha permesso a Teo di articolare l'intervento interrompendolo continuamente, poi Teo ha forse perso anche chiarezza nell'esposizione dato lo dose di emozione che suppongo avremmo avuto tutti... Mi chiedo cosa gli abbiano fatto i giovani?? Perchè badate bene che lui non ha reagito nei confronti di Teo a causa dell'intervento, bensì, al di la dell'intervento, nei confronti di Teo stesso. E questo è chiaramente palese nel momento in cui gli interventi di prima (compresi quello del mio familiare) non sono stati interventi da incorniciare per l'elevato spessore dei contenuti. Teo, levati l'orecchino e riprovaci, magari va meglio!! Che la sinistra sia piena di persone con enorme cultura lo abbiamo tutti ben chiaro, piena molto più che la destra.Sfortunatamente quello dell'altra sera è un nitido esempio del frequente utilizzo di tali capacità: l'umiliazione dell'altro.
Chiaramente il risultato risulta poi essere conincidente con una deriva a destra.

Ale