venerdì 26 settembre 2008

La riforma Gelmini e il revisionismo di Dell'Utri: Abbiati riscriverà i libri di storia

Eccoci qua. Un altro outing. Se prima gli outing erano fatti dagli ommosessuali oggi sembrano essere fatti solo dai fascisti. Il grandissimo politologo e conoscitore della storia Cristian Abbiati(portiere del Milan) ha comunicato all'Italia intera che non deve avere paura di dichiararsi fascista, che il fascismo non deve essere tabù. Ora, convinto che la riforma Gelmini e la proposta di Dell'Utri di riscrivere i libri di storia- perchè troppo favorevoli alla resistenza- si materializzerà nella riscrittura del ventennio da parte di Abbiati e Clemente Russo, porgo le mie domande ad Abbiati.
Inizio dal punto cruciale: l'ordine sociale. Cosa è l'ordine sociale per quella gran mente di Abbiati?? Capisco che è troppo impegnato a giocare a pallone ma almeno potrebbe usare quell'unico isolato neurone che ha in testa. Ci può essere ordine sociale se uno che fa il portiere di calcio guadagna un milione di euro l'anno lavorando 5 ore al giorno ed un ricercatore che manda avanti lo sviluppo ed il progresso se va bene guadagna 1400 € al mese lavorando 10 ore al giorno?? La patria. Voglio tanto bene all'Italia che la vorrei vedere proprio ripulita da teste come quella di Abbiati. Il rispetto della religione cattolica. Nell'ultimo post antifascista citai Pertini,prendendo come input il commento di Teo, oggi cito Giovanni Paolo II che si riferisce a Don Giovanni Minzoni:

Don Minzoni morì "vittima scelta" di una violenza cieca e brutale, ma il senso radicale di quella immolazione supera di gran lunga la semplice volontà di opposizione ad un regime oppressivo, e si colloca sul piano della fede cristiana. Fu il suo fascino spirituale, esercitato sulla popolazione, sulle forze del lavoro ed in particolare sui giovani, a provocare l'aggressione, si volle stroncare soprattutto la sua azione educativa diretta a formare la gioventù per prepararla nel contempo ad una solida vita cristiana e ad un conseguente impiego per la trasformazione della società. Per questo gli Esploratori Cattolici sono a lui debitori.

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