lunedì 15 giugno 2009

Situazione disastrosa della feniglia


Ma quali sono le ragioni per cui la spiaggia quest'anno è così sporca?

A parte il problema delle maree e correnti, la spiaggia non sembra esser stata mai pulita...il comune pensa di intervenire?

Per mantenere le eccellenze ambientali l'argentario non deve essere abbandonato, speriamo che anche l'imperatore (che di spiagge parlava ampiamente nel volantino elettorale per le provinciali) non abbandoni la feniglia.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Segnalo questa iniziativa – Corona Save the Beach – volta a riqualificare le spiagge europee danneggiate dall’erosione delle coste o dall’incuria dell’uomo. Visto che gli enti preposti non provvedono mi sembra una buona idea quella di far intervenire i privati, tanto più che sarà il voto degli utenti a decidere quali spiagge salvare.

Unknown ha detto...

Addirittura vengono ritrovati resti umani sulla spiaggia... dove andremo a finire?!??!
http://www.rtn.it/news.asp?id=2543

Anonimo ha detto...

Di quei "resti umani" fenigliosi ero al corrente ben prima che venissero segnalati alle AUTORITIES; ne avevamo parlato, sarà una settimana fa, con un altro giovine un po' meno giovine di me, che aveva saggiato con malsana curiosità l'interno di una scarpa spiaggiata.
Ora, non mi interessa il resto anatomico in sé, o il nome anagrafico a cui appartiene, quanto il significato che ha per una spiaggia.
Premessa: perdonate il fatalismo.
Dunque: il mare dà alla terra tutto quello che questa ha dimenticato. In feniglia ho trovato un cane -o forse le ossa e i muscoli di un cane- annegato, un pontile, perfino una mucca. Il mare ha la forza dell'imprevisto, e la spiaggia ne paga i conti. Ma perché li paga? Perché è un luogo dove uno si aspetta di andare e trovare un bel tapis-roulant per la sua accessoria comodità? Perché è fonte di reddito per un sacco di gente, e con la sozzura la gente si dimezza? Le soluzioni, a essere barbari sono due: o pretendi una spiaggia pulita per l'uso plastificato degli avventori (ed ecco la spiaggia-bar), o ti adatti a quello che il mare ha portato, dando il tuo contributo di pulitore (ed ecco la spiaggia-deposito, ma non spiaggia-discarica, attenti!).
Allora, mi dico, non rischiamo di finire nella lamentela obbligata dell'avventore della spiaggia ("devo veni' affa' lbagno nelle schifezze pe'ccolpa di 'sti zozzi che 'nc'hanno voglia di lavora'!"), piuttosto, diamo un contributo nostro, e accettiamo quel che il mare ci mostra. Occasioni in più per riflettere.
Il problema, casomai, è di quanti rifiuti (nel senso più antico della parola) finiscono in mare, e di questo gli scintilli sapranno dare un bel resoconto, immagino.
Ecco tutto, anche se la sintesi non è di casa, qui.

Uno che continua a non firmarsi
(anche perché sennò gli chiedono perché non ha segnalato i resti umani quando lo sapeva da tempo).

Unknown ha detto...

Siamo daccordo che il problema è delle schifezze che buttiamo in mare, ma lalamentela non era un "non posso venì a fare il bagno perchè non hanno voglia di lavorare", quanto piuttosto "il comune non si cura delle spiagge quanto si cura delle aiuole". Non si tratta di fare la spiaggia per i turisti ma di curare il patrimonio naturale che abbiamo...
Non certo perchè il mare porta significa che dobbiamo far diventare la feniglia il deposito della discarica di rifiuti in cui è stato trasformato il mare.