venerdì 13 marzo 2009

intervista

Oggi il Presidente ha rilasciato questa intervista alla Nazione che vi riporto interamente.


Una «Scintilla» per uno sviluppo diverso dal turismo


DAL SUO punto di vista, che sia dietro al bancone della storica libreria Bastogi di Orbetello, o di fronte al computer per il blog che gestisce su internet, Marco Carotti ha le idee chiare per il futuro della Maremma. Un futuro che, secondo lui, non può e non deve affidarsi anima e corpo al solo turismo. Ha trentatré anni, da cinque lavora in libreria e da altrettanti è una «coppia di fatto» con Sara, che gli ha dato due bambine, Marta e Anna. Come tanti della sua generazione ha assistito alla fuga dal paese di quanti hanno preteso di sviluppare ambizioni professionali che non fossero legate a un’economia fatta solo di turismo spiccio. E la sua ricetta, quella che da presidente e socio fondatore di Scintilla Verde vuole proporre, è fatta di un modello di sviluppo locale diverso. «Con Scintilla ci occupiamo di riunire le forze giovani, intellettuali, per evitare che si disperdano — ci spiega — perché vorremmo che quelle competenze, che i ragazzi si fanno fuori da qui, poi possano essere sfruttate sul nostro territorio. Pensiamo per esempio che se la Sitoco diventasse un centro polifunzionale di studio e ricerca potremmo spendere queste professionalità per far crescere la nostra realtà». Da dietro il bancone della libreria ci racconta di aver visto cambiare il tessuto sociale della comunità lagunare, che oggi appare sfibrato, quasi assente. Per svegliarsi dalla sonnolenza bisogna cambiare marcia: «Penso ad aziende leggere, che assumano ingegneri locali per far sviluppare, per esempio, l’energia alternativa, o agronomi che sollevino le aziende agricole per cominciare a internazionalizzarsi. Serve il famoso know how».

5 commenti:

Unknown ha detto...

Grande presidente mi gasi,
alla fine si riduce tutto al buon vecchio "know-out"...
l'ho sempre detto io!

Alessandro Ragusa ha detto...

Il know-out è il fulcro di ogni impresa che conti. Chi non ce l'ha è N.A. Non Aderisce.

Anonimo ha detto...

Sostegno all'internazionalizzazione delle masse agricole.
Sostegno
allo sviluppo intellettuale delle periferie.
Qua in città le forme attive di politica sono decisamente ridicole.
Levando gli autonomi antagonisti, personaggi inutili che si accontentano di poco, ci sono i grillini, le associazioni di cittadini e preti. La sinistra copia le iniziative che Casa Pound ha già fatto a firenze (pane al popolo).
Tra tutte queste componenti ne emerege un quadro tipo la gerusalemme montipytoniana di Brian di Nazaret (http://www.youtube.com/watch?v=XhwmfGjuWys&feature=related).

Il meet up 2 che ce l'ha con il meet up 1 perchè Grillo vuole più bene all'1.
I cittadini del patto per la maddalena che litigano con i liberi cittadini della maddalena, i quali a loro volta cercano l'alleanza con quelli del quartiere vicino, il comitato centro est. Sono più coesi a Santostefano il giorno del palio.
E poi tutti vogliono fare la stessa cosa, ma ognuno in modo diverso. Ovvero vogliono fare il cazzo che gli pare.
Ma la parola "convivenza" la usano solo con il coniuge?

Viva il presidente e la fiducia al popolo del paese

Anonimo ha detto...

teo

marco ha detto...

ovviamente nell'intervista integrale io avevo parlato di "know-out" ma purtroppo non è uscita fuori.
Per il resto...la citazione di Ale è troppo bella anche se per la nostra incolumità non possiamo rivelarne l'autore.