martedì 5 maggio 2009

un pò di stalinismo e il "vero ciarpame" giornalistico

Se qualcuno tra i pochi soci e seguaci di scintilla si interessa e legge gli articoli che i ridicoli giornali dedicano alla vicenda Berlusca/Moglie, verrà radiato immediatamente dall'associazione.

9 commenti:

Unknown ha detto...

Pienamente daccordo.
Come la vedete questa potenziale alternativa per le elezioni europee:
http://www.partito-pirata.it/

Ma, scusate l'ignoranza, nelle elezioni si potranno esprimere preferenze sul candidato??

Unknown ha detto...

Sui fatti di casa Arcore si è avuta la riprova dello spessore del quotidiano La Repubblica, seguito dai piddisti.
E di conseguenza gli è andata dietro anche tutta quella massa di ultra cinquantenni che, dalla scomparsa del PCI, è smarrita e disposta a parlare solo di Berlusconi.
Perchè non fare della sede di via Vittorio Emanuele (accanto alla Coin) un ospizio per ex PCI?

Gli diamo in dotazione un fantoccio del Presidente da pungolare tutto il giorno, un abbonamento a Repubblica e il tg3 a rotazione intervallato da Fazio e la Dandini. Sai quanto si divertirebbero...

Guaina ha detto...

IO me li seguo e di gusto. E ricordatevi ho sempre odiato il gossip, ma qui c'è sotto un altra cosa... ( l' identità degl' italiani è fondamentalmente catodica, adesso stiamo vivendo la nostra dinasty!)
Ricordate, mr B. può far fuori avversari politici, avvocati, magistrati, giornalisti intoccabili e non, comici e satiristi, oppositori con o senza cavalletto e sottomettere alle sue bugie la volonta di prenderlo di una nazione quasi intera...
C'è solo una cosa che Mr.B non ha calcolato, un errore madornale, dato forse dalla grandezza del suo potere che lo porta a sottovalutare tutto e tutti\e. Giacchè lo sanno porci e cani quanto sia distruttiva e definitiva l' ira di una donna che porta rancore!!
E lui la pijava pure per il culo...
Pollo!!!
Ciao a tutti!
Mr G.

Unknown ha detto...

Eh si, come al solito ha ragione guaina, mai sottovalutare la cara e vecchia faiga!!
http://www.youtube.com/watch?v=_T4RVZGwNqE

marco ha detto...

Sulla repubblica ha ragione Teo. SOlo che anche i "miei amici" del manifesto, invece di boicottare snobbisticamente la notizia, ci hanno sparato la prima pagina! Quindi che si fa?
A me fa ribrezzo pensare che ci sono ingegneri, fisici, medici ecc...per strada; e un vicedirettore di uno dei giornali più importanti d'Europa (Cresto-Din di Repubblica)abbia elogi sperticati per avere avuto la notizia in esclusiva!

Anonimo ha detto...

Ormai non tiene più niente, ideali, valori, razionalità. c'è solo l'ansia di arraffare tutto prima della carestia.
E' il martedì grasso, tra un po' arriva la quaresima.
Quando parlo di ex PCI intendo anche il collettivo del manifesto.
Il PCI era un modo d'essere, non solo un partito.
Rigidi, categorici, liturgici.

Teone

Anonimo ha detto...

Scusatemi eh, però nei commenti di questo post si spreca il qualunquismo da cittadino perbene.
Allora, per quanto riguarda la repubblica (la leggo, lo sapete, mi piacciono le penne che la solcano) e il parallelo col manifesto, non è tanto per il pudore di smetterla di parlare del faccione da clown che ci amministra, ma per il fatto che il giornalismo è parola che si vende: e il gossip vende quanto la strage. Non ne facciamo uno stigma, perfavore: in miriadi di casi i giornali tirano a campare, e per inveterata assuefazione riducono la notizia a ciò che piace alla gente. E la gente è tanta, e con smania di sapere le basse emozioni, i livori, le bagattelle dell'uomo di potere: un modo come un altro per identificarsi, per sentirsi vicino all'istituzione, che è - invece - blindata in un palazzo d'inverno qualsiasi. E' triste, ma l'informazione è fatta anche, ormai sostanzialmente, di questo. Perchè fare antagonismo qualunquista? Perché, teo, usare questo gergo giovanilistico che pende da idee che (lo sai) condivido, ma che finisce per buttare tutto in tritacarne del parlarsi addosso?
Perché autocompiacersi della "cara e vecchia faiga?" come se le debolezze del pubblico che legge siano basse pulsioni (e solo solo maschili, cazzo) ingestibili e sopravvenienti al ragionare quotidiano?
Questo mi pare uno spazio per rutti piuttosto che per riflessioni.
Perdonate l'amarezza,
il solito

Anonimo ha detto...

Il rutto è un segnale. Il segnale che la digestione è in una fase delicata, ma procede, allora il sangue più che andare ad irrorare le zone grige si impegna nello stomaco. In questa fase, come molti, m'indispongo.

Quel che stavo digerendo era un po' di pastis e il giornalismo italiano.
Non mi nego, anzi li leggo di gusto: Serra, Mura, Bartezzaghi, Rangeri, D'Eramo e via dicendo.

C'è chi il giornale lo compra per loro e chi per sentirsi dire se benedetto XVI s'è lavato i denti (per non dire 'culo').

Ma dov'è scritto che la maggioranza silenziosa e rancorosa stia ad aspettare che gli servano il gossip?
Può darsi che sia stata proprio la carta stampata a sobillare simili voglie.
Oppure si è limitata a stimolare i bassi istinti dei lettori per poi sentirsi domandare più cronaca rosa in prima pagina o più feticci in terza.

Un dilemma eterno: Siamo tutti scemi o in qualche modo ci mantengono un'attività intellettuale sotto la media?

Comunque ringrazio per il giovanilistico che lo trovo sempre un complimento. Il resto non era scritto con troppa finezza, lo ammetto, ma era il rutto finale della quotidiana digestione. E ieri avevo mangiato un giornalismo avariato.

Anonimo ha detto...

Non è questione di origini. E' questione di manìe (di mode, di abitudini, di costumi, ma io leopardianamente preferisco di assuefazioni). Lungi da me giustificare il livello culturale nonché le priorità di redazione di un quotidiano nazionalpopolare qualsiasi. Tuttavia la magrezza culturale come il gossip sono gli effetti, mica le cause. E ripeto, l'inveterata assuefazione a seguire (in gregge, poi) un criterio anche grossolano di vendibilità (già spendibile come causa), rende la vendibilità stessa la base culturale su cui muoversi. Deprecabile, eppure posto come necessità giornalistica. Pertanto, il gossip o chi per lui, prima di liquidarlo come l'ennesimo segno di deterioramento intellettivo (triste sorpresa o tediosa burocrazia?) del paese, condividiamone le ragioni, che non cambiano, anche se noi digrignamo i denti fino a frantumarceli.