La frase scontata è la seguente:
Orbetello deve vivere di turismo.
Ognuno di noi annuisce alla demagogica frase ed ognuno di noi si sogna un paese che punta veramente sul turismo con la necessaria valorizzazione del proprio patrimonio artistico-culturale-naturalistico e archeologico.
Bene, premesso che non siamo d'accordo completamente con questa banalità; proviamo a capire perchè ci sembra una frase campata in aria.
Come dimostra ampiamente sul suo blog, il nostro amico Giovanni,lo stato di conservazione del patrimonio storico orbetellano è devastante.
Le mura difensive versano in un'evidente stato di degrado, senza aver mai pensato di ideare dei percorsi di visita e di divulgazione; il frontone di Talamone (non pervenuto, come le previsioni del tempo); l'importante chiesa di Santa Maria delle Grazie incastonata in una splendida opera di architettura modernista (!!!!!).
E' così che valorizziamo il nostro territorio?
La cosa straordinaria dell'Italia non sono solo le grandi città d'arte, i musei, ma è secondo me il paesaggio. Il paesaggio è il grande assente dalla cultura italiana e dal dibattito culturale politico locale.
Che cosa offriamo ai nostri visitatori?
L'Italia ha questa particolarità unica nel paesaggio. Ha la particolarità di un bene diffuso capillarmente sul territorio, dove la meraviglia la trovi nella chiesetta, nel villaggio, nella campagna ecc... Questo plusvalore ci pare costantemente dimenticato, e Orbetello è un caso emblematico. Sono tanti anni che L'Italia e Orbetello in particolare si interrogano su come mettere meglio a reddito questo patrimonio, le polemiche sono tante ma lo stato dell'arte ci pare questo.
2 commenti:
Ma smettiamola di fare della finta ingenuità.
Ci sono diversi modi di sfruttare il turismo. Di sicuro qua la direzione è unilaterale e, sul modello portercolese, si attende che i privati pensino alla messa in sesto del nostro bel villaggio.
Oppure lo farà l'amministrazione pubblica, per poi vendere ai romani.
Il prezzo da pagare è farsi da parte
Teo
Io da parte mia su questo argomento (ma vale per molte altre scelte, tipo FIAT, Alitalia...) penso che seppure non la condividessi vorrei tanto che chi ha il potere di decidere avesse UNO STRACCIO DI STRATEGIA!
Non vedo niente di male a puntare nel turismo, ma puntarci seriamente, decidendo che quella è la linea strategica e fare il possibile per ottenere il massimo..
mentre mi sembra che per adesso a livello nazionale come a livello locale si vada a tentoni, seguendo quello che il sondaggio settimanale dice che la gente pensa.
Quindi se il sondaggio dice che dobbiamo salvare FIAT, tutti a salvare FIAT a tutti i costi.
Se l'elettore che incontri in piazza dice che devi rilanciare il turismo, tutti a dire che bisogna rilanciare il turismo.
Quale è la strategia dell'amministrazione? Mi sa che la strategia (di questa e della passate amministrazioni) è il sano vecchio italico "crechiobottismo", con cui i dirigenti da 40 anni riescono ad accontentare tutti non facendo niente per nessuno in realtà.
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